Vila Esperança si prende cura di un’infanzia vittima di malnutrizione, maltrattamenti, violenze e deprivazione culturale, nel “ricco” Brasile di oggi. Sono bambine e bambini con genitori che molto spesso fanno mancare loro tutto. Padri alcolizzati che aggrediscono fisicamente e ripetutamente moglie e figli; madri che minacciano i figli, li picchiano violentemente, li feriscono; bambini costretti a vivere in promiscuità con i molteplici partner della madre; bambini molestati e feriti dai patrigni; bambini che vivono nel terrore, perché ogni giorno possono essere cacciati da casa, o abbandonati per giorni in strada. In molti casi i genitori sono analfabeti, senza un lavoro, vittime del contesto economico-sociale di tutte le periferie brasiliane, intrappolati loro stessi nella spirale della violenza e della droga.
Talvolta sono le sorelle, maggiori di 2-3 anni solamente, che accudiscono questi bambini. Altre volte devono prendersi cura di se stessi: rimangono fuori casa fino a notte fonda, o restano in casa da soli. Mangiano saltuariamente, si ammalano per la mancanza di igiene personale. Le nonne hanno un ruolo importante, ma spesso sono indigenti e devono occuparsi di numerosi nipoti.
Bambini che vivono in uno stato di apatia e depressione dalla quale emergono con comportamenti molto violenti contro i compagni e contro gli insegnanti, testimoniando la forte aggressività che si portano dentro, e per questo non vengono accettati dalla scuola pubblica o se ne allontanano perché di fatto ne sono emarginati.